«Erano come pecore che non hanno pastore».

8 Febbraio 2020 Sabato IV Settimana del Temo Ordinario
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6,30-34)
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
«Gesù disse loro: “Venite in disparte”». Tutto il tempo dato alla preghiera è guadagnato perché nella preghiera tu approfondisci la tua relazione d’amore con il Signore e ti senti amato.
Dopo aver pregato, doni ai tuoi figli, o ai tuoi fratelli e sorelle, una persona di Dio, il tuo volto più bello, il tuo sorriso più sincero, la tua attenzione più profonda, la tua fede più intensa, la tua speranza più forte, il tuo amore più gioioso, sei una persona più bella. La preghiera è ricostruzione di vita nel Signore.
L’uomo ha bisogno di stare in ginocchio, di fare silenzio, di penetrare nella sapienza di Dio, di entrare nella pienezza della luce.