Chi siamo

Comunità La Nuova Gerusalemme
del Rinnovamento Carismatico Cattolico

La Comunità “La Nuova Gerusalemme” nasce il 16 gennaio 2016 dall’esigenza di alcuni fratelli, laici e consacrati, di vivere l’esperienza delle origini del Movimento Carismatico con la consapevolezza che quanto vissuto dai primi apostoli sia ancora possibile ai nostri tempi.
Sulla base di questa esperienza vuole vivere una nuova Pentecoste che porti ad essere cenacolo di preghiera, centro di accoglienza, di amicizia, di solidarietà e di ascolto per tutti.
E’ una comunità cristocentrica, mariana, carismatica ed ecclesiale.

In quanto cristocentrica essa vive nel nome di Cristo, chiede nel nome di Cristo e agisce come suo corpo visibile: nascosta nel Figlio e glorificando in lui il Padre.
Maria è il modello a cui la Comunità si rivolge rimanendo nella semplicità e nell’obbedienza, meditando le parole che lo Spirito Santo mette nel cuore per edificare il suo regno in mezzo agli uomini, cioè nell’essere Chiesa.
Nella preghiera di lode, che sprigiona la potenza dei carismi, tutto viene ricevuto come dono: “a ciascuno la manifestazione dello Spirito è data perché torni a vantaggio comune” (1Cor 12,7). Lo Spirito Santo agisce e guida i fedeli attraverso l’uso dei carismi per l’edificazione della Chiesa donando una nuova freschezza nella fede e un nuovo entusiasmo.
L’ecclesialità della comunità si evidenzia attraverso la presenza dei laici, dei sacerdoti e dei consacrati che condividono insieme la stessa linea spirituale. Il confronto tra i medesimi, nell’unità e nella distinzione dei loro ruoli permette una continua crescita spirituale dalla quale scaturiscono sempre più vocazioni e identità, nell’obbedienza al progetto di vita che il Signore ha stabilito per ognuno.

Ai sacerdoti è affidato il compito di vigilare sull’espressione dell’ortodossia cattolica rendendola sempre più viva e santa, promuovendo il cammino di evangelizzazione insieme ai laici.
La responsabilità di tale vocazione è affidata al Comitato di Servizio (CS) che, in preghiera e in ascolto e nella sottomissione allo Spirito Santo, pone in essere le ispirazioni ricevute affinché questo percorso sia finalizzato ad una fede più coerente e dinamica, trasformando “il fare”, nella vocazione “dell’essere”.