«Chi accoglie colui che manderò, accoglie me».

7 Maggio 2020 Giovedì IV settimana di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,16-20)
[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro: «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».
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«Io sono», cioè sono colui che dico di essere: una cosa sola con il Padre. Il Padre mi ha mandato, e quindi chi accoglie me accoglie il Padre e coloro che accolgono quelli che mando, accolgono colui che ha mandato Gesù, cioè il Padre.
Una nuova realtà è stata creata: l’unità vitale tra Cristo e coloro che credono in lui! Gesù continua nella Chiesa a dare la possibilità di vivere l’esperienza mistica di Dio, di essere figli di Dio, di essere membra gli uni degli altri e quindi di essere fratelli.
Nella Chiesa, corpo di Cristo, si attuano i cieli nuovi e la nuova terra dove regna la giustizia di Dio.