Non sarà dato alcun segno a questa generazione, se non il segno di Giona.

12 Ottobre 2020 Lunedì XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,29-32)                                 
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
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La salvezza del profeta Giona è stata il segno di Dio per gli abitanti della città immersa nel peccato che si sono convertiti. Così Gesù, risorgendo dai morti, è segno che egli è il salvatore del mondo. Noi siamo passati dalla morte alla vita, dal peccato alla comunione con Dio, dalla schiavitù alla libertà, attraverso il sacrificio di Cristo e la sua risurrezione.
In Cristo è finita la tua schiavitù. Sei libero perché cammini nel cammino di Dio!