Elia è già venuto, e non l’hanno riconosciuto.

12 dicembre 2020 sabato II settimana di Avvento

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 17,10-13)

Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».

Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».

Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

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Non è che piaccia molto – e tantomeno a tutti – la parola sofferenza. Gesù ne ha coscienza piena e non si tira indietro quando lo riguarda personalmente. Sa bene che la salvezza che è venuto a portare all’umanità ha un prezzo alto e lui sin dall’inizio ha scelto di pagarlo, perché solo in questo modo sarebbe stato in grado di far capire agli uomini fino a che punto possa arrivare l’amore vero e ancor più quello di Dio che è infinito.

Non lo nasconde e soprattutto non si tira indietro quando si tratterà di accettarlo fino in fondo.