Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.

14 Marzo 2021 Domenica IV Domenica di Quaresima
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,14-219)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
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Questo mondo è oggetto dell’amore di Dio e non della sua condanna. Questo mondo, per il quale è venuto a morire, va salvato. Ma non si può salvare il mondo con il mondo, il mondo viene salvato con il mondo di Dio che entra dentro il mondo dell’uomo, lo purifica e lo salva. È la fede in Cristo Gesù la salvezza, non la fede nelle teorie umane, "non nel portare noi stessi ma nel portare Gesù Cristo Signore, la salvezza per il mondo. Noi viviamo per portare Cristo, salvezza delle genti. Io come cerco di attuare questa mia missione?