Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo.

10 Aprile 2021 Sabato tra l’Ottava di Pasqua
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 16,9-15)
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».
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L’evangelista Marco dice: «Andate e proclamate il Vangelo a ogni creatura», non dice «alla gente», ma «portate la grande notizia che il Signore è venuto ad ogni creatura».
Purtroppo tutta la creazione è sottoposta alla vanità (vedi Rom 8,22). Gli uomini non dialogano e non sono in uno scambio vitale con la creazione e prendono da essa come se fossero padroni e come se la creazione fosse uno strumento. Non c’è dialogo eterno con Dio nostro Padre e quindi anche con tutte le sue creature e la natura è sottoposta alla violenza. Pensate agli animali, alla madre terra, a tutti i minerali che vengono utilizzati per fare armi, per uccidere. La terra che viene sfruttata perché renda: è uno strumento puro e semplice, anziché essere una realtà viva.
Con Cristo trovi tutto e non disdegni nulla di ciò che è il creato. Senza di lui non capisci più niente!