#Non sarà dato alcun segno a questa generazione, se non il segno di Giona.

11 Ottobre 2021 Lunedì XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,29-32)
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
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Gli abitanti di Ninive si sono convertiti alla predicazione di Giona; benché Gesù sia ben più grande di Giona, i farisei e gli scribi non si convertono alla sua predicazione. La regina di Saba si era recata in Israele per ascoltare la sapienza di Salomone; Gesù è ben più grande di lei ma «questa generazione» rifiuta Gesù. Non c’è peggior cieco di chi vuole rimanere cieco, non c’è peggior sordo di chi non vuole udire. Tanti accusano le autorità della Chiesa, mascherando la loro non volontà di convertirsi a Gesù. Ci sono tanti che se la prendono con i loro parroci o i loro superiori, mascherando il loro rifiuto di convertirsi e seguire Gesù.
Altri se la prendono con i fratelli e sorelle della comunità, ma essi mascherano il loro allontanamento per infedeltà e cattiveria. Per tutti costoro non c’è salvezza perché mascherano il rifiuto di Gesù, rovinando se stessi e gli altri.