Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente.

22 dicembre 2021 mercoledì IV settimana di Avvento
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,46-55)
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Parola del Signore.
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«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore».
Quando tu scopri che stai crescendo in una comunione pura, totalmente disinteressata, che non strumentalizza l’altro, immediatamente ti viene da comunicare la gioia al tuo Signore. Perché la gioia se non è comunicata a qualcuno non è gioia; va partecipata.
La preghiera è una delle prime forme di comunicazione di gioia: partecipo la mia gioia al mio Dio.
È tutta una vita interiore dentro di noi che si crea, di cui nessuno può fare a meno.
Anche la vita tra gli sposi non è altro che una mutua conoscenza e conoscere vuol dire che uno entra nell’altro e si compenetrano talmente l’un l’altro che sono uno solo pur “rimanendo due originalità, dove uno non soffoca l’altro.
Quando tu, per esempio, arrivi a capire nell’altro ciò che Dio suscita in lui, allora tu ti incontri con Dio che è nell’altro e la tua gioia è grande perché si realizza la comunione che è dono dello Spirito.
La gioia non è altro che il segno che tutto è comunione, che tutto è canto di vita!