Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamato amici.

15 Maggio 2022 V Domenica di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,9-17)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore.
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Quando tu ti senti amato da una persona al 100%, incontrando quella persona canti di gioia perché non hai niente da temere, perché ti ama, perché lui vuole che tu viva. So che vengo dall’amore di Dio, vivo nel suo amore, opero perché l’universo sia un grande amore. Vivendo in Gesù, tu ti confronti in una gioia senza fine con lui, nel tuo pensiero, nei tuoi sentimenti, nel tuo modo di essere e di pensare. Diventa un essere nell’altro. È insieme che si cammina! Siamo chiamati ad essere un grosso segno di vita, nella normalità. Se tu lavori per i soldi, tu annunci i soldi come ragione di vita; se tu lavori per costruire il Regno di Dio servendo l’uomo, la tua vita diventa annuncio. È il momento della vita nella sua genuinità, purezza, validità; è il momento della liberazione autentica!