Non sarà dato alcun segno a questa generazione, se non il segno di Giona.

10 Ottobre 2022 Lunedì XXVII Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,29-32)
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del Signore.
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Come Giona è stato tre giorni nel ventre del mostro marino e poi vomitato sulla terraferma, così Gesù starà tre giorni nel ventre della terra e poi risusciterà. Gesù è misericordioso e dà agli increduli la prova più forte: la sua resurrezione. Noi siamo uniti a Cristo perciò la sua vita di risorto è anche in noi. La nostra vita precedente è morta nella sua morte ed ora siamo nella novità di vita di Cristo Gesù. La pienezza di questa vita in lui si manifesterà dopo la parentesi di questa vita terrena e ancor più dopo la nostra risurrezione. Già su questa terra siamo un popolo di risorti, proviamo gli stessi sentimenti di Gesù, ragioniamo secondo il modo di ragionare di Cristo, cerchiamo gli interessi di Cristo e perciò di tutti gli uomini. Dentro di noi abbiamo la forza di Cristo per vivere in lui, con lui, per lui!