“Perché chiunque si esalta sarà umiliato”

4 Novembre 2023 Sabato XXX settimana del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO LUCA (Lc 14, 1.7-11)
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Parola del Signore.
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Gesù gradisce la convivialità, ma insieme alla compagnia e al buon cibo materiale ama osservare i comportamenti delle persone per proporre, opportunamente e con maestria, un cibo diverso ma importante per la crescita umana e spirituale dei suoi commensali.
Qui, il maestro, partendo da una semplice regola di galateo, propone uno stile di vita che si fonda su un diverso criterio di valutazione che ha a che fare con lo stile di Dio.
Arrivisti e arrampicatori, che, tronfi e pettoruti, vanno ad occupare i primi posti sentendosene legittimati per ruolo, censo, nascita, cultura, o chissà quali altre prerogative, non sono un’eccezione nella società ma non dovrebbero allignare nella comunità cristiana, nella quale tra i credenti vige una diversa logica nelle relazioni: servizio, abbassamento e reciprocità fraterna.
Indicando ai discepoli il comportamento dei farisei Gesù è stato chiaro: “ Tra voi non sia così” (Mc 10,43).