“Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?”

16 Gennaio 2023 Martedì II Settimana del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO MARCO (Mc 2, 23-28)
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
Parola del Signore.
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Ancora una controversia con i farisei questa volta sul riposo sabbatico. Viene da pensare che costoro seguissero Gesù passo passo per coglierlo in fallo, giudicando le sue azioni attraverso i paraocchi del loro legalismo.
Sordi e ciechi di fronte alla portata rivoluzionaria dei gesti e delle parole di questo rabbi così autorevole, essi non sono affatto disposti ad imparare dalla sua persona, così attenta a rispettare l’uomo e i suoi bisogni di vita.
Ma Gesù, che è pienamente solidale con l’umanità che ha voluto assumere in toto, eccetto il peccato, risponde confermando che il progetto di Dio sull’uomo non è fatto di obbedienza a regole e prescrizioni ma di tutela e promozione della sua libertà e dignità.
L’episodio di Davide e compagni che per necessità mangiano i pani consacrati, riservati ai soli sacerdoti, sta a indicare che una prescrizione rituale e sacra può essere infranta di fronte a un bisogno vitale.
La legge del sabato, come ogni istituzione anche sacra, è per la tutela dell’uomo, per la sua autonomia e dignità. Oggi diremmo: la persona prima di tutto. Ecco spiegato perché i discepoli di sabato
fanno ciò che secondo i farisei non è lecito.