«… non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento….»

6 Marzo 2023 Mercoledì III Settimana di Quaresima
DAL VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 5, 17-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Parola del Signore.
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Gesù non viene a distruggere la legge che Dio aveva dato attraverso Mosè e i profeti, ma neanche a dichiararla intangibile. Gesù viene a completarla perché si possa raggiungere la giustizia di Dio perfetta. C’era già l’amore nell’antica legge, ma si esprimeva in forme imperfette e addirittura superate e quindi divenute contraddittorie come nell’odio ai nemici.
Gesù, che è Dio, con autorità elimina tutto ciò che è contro l’amore. Dio ci ama chiamandoci per nome, perché ci conosce nella profonda intimità ed essendo così amati da lui, ognuno diventa capace di amare.
L’amore di Dio per ognuno di noi e per tutti insieme è eterno, e così la nostra capacità di amare è eterna. Poiché amiamo perché amati da lui, il nostro atteggiamento sarà sempre positivo: nessun limite del fratello ci separerà da lui, anzi il peccato altrui lo sentiremo come chiamata ad amare di più. Nessuna offesa ci distaccherà da chi ci offende, anzi soffriremo perché l’altro non ha ancora la gioia di amare.