Riflessione VIII Convegno 2024

RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO

LE COMUNITÀ ABBÀ PADRE – IN ALTO I NOSTRI CUORI – I SERAFINI DI DIO  – LA NUOVA GERUSLEMME
Insieme celebrano l’VIII CONVEGNO – Fiuggi 19 – 21 aprile 2024

Riflessione:

«È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, ci ha   impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori ». (2 Cor 1,21.22).

A cura di Vito Barra – Comunità Abbà Padre.

Il tema dell’VIII convegno ci viene da San Paolo, seconda lettera ai Corinzi; il versetto,   una formula trinitaria in cui vediamo l’azione del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. In esso riscontriamo quattro termini fondamentali: confermazione, unzione, sigillo e caparra; partiamo da quest’ultimo:

Caparra: In Efesini 1.14, San Paolo, ci parla  del dono dello Spirito Santo che completa l’azione trinitaria certificando la salvezza ottenuta da Cristo sulla croce ed è un  anticipo della gloria futura e del ritorno di Cristo.

Unzione: Cristo significa unto, consacrato, Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth (At 10,38). L’unzione è la manifestazione della Persona dello Spirito Santo attraverso le persone toccate dall’unzione per portare consolazione, speranza e gioia ai fratelli e sorelle segnati da dolori, prove e sofferenze.

L’unzione anticamente significava  abbondanza, gioia,  guarigione; è un segno di consacrazione. Con l’unzione, per mezzo “dell’olio crismale” si amministrano i Sacramenti: battesimo, cresima e ordine.

Sigillo: Ovvero appartenenza totale a Cristo. Essere sempre al suo servizio. Protezione divina nelle prove escatologiche: «…non devastate né la terra.. finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi…. » (Ap 7,2.3) e ancora: «fu detto loro di danneggiare gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte… » (Ap 9.4). Cristo segnato dal sigillo del Padre, «perché su di Lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo» (Gv 6,27 ). Anche il cristiano, « …..dopo aver creduto, avete ricevuto in sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso», (Ef 1,13). San Paolo ci dice ancora « …e non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio col quale foste segnati per il giorno della   redenzione» (Ef 4.30).

Il sigillo è il marchio di fabbrica, sulla proprietà di cose ecc. Per noi, il “sigillo” che abbiamo ricevuto è la conferma che apparteniamo a Cristo, siamo di Cristo.

Nella confermazione è il Padre che manda il suo Spirito Santo per autenticare il suo progetto. E’ l’unzione dello Spirito sopra di noi. «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio…. » (Lc 4,16.22)

Dio conferma i suoi figli, li manda e li equipaggia con il suo Spirito. «Infatti colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misure egli da lo Spirito». (Gv 3,34).

Il segno che Gesù e’ seduto alla destra del Padre e che il Padre si è compiaciuto del suo sacrificio sta nel fatto che ha mandato lo Spirito Santo, cioè ha confermato l’operato del Figlio. «Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che Egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire». (At 2.33)

Vediamo ora cosa è l’unzione per noi

L’unzione dimora in noi «E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da Lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, cosi voi rimanete in Lui come essa vi ha istruito». (1Gv 2,27). Così quando qualcuno ci insegna questa predicazione esteriore, l’unzione interiore ci apre gli occhi della mente, apre cioè, il nostro cuore per trasmettere la rivelazione al nostro spirito permettendo allo Spirito Santo di guidare la nostra vita e attraverso l’unzione conosciamo la potenza del progetto di Dio per la nostra vita. «Perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di Lui». (Ef 1,17.19).  Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza ci ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità tra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l’efficacia della sua forza. La sua Parola è verità e noi dobbiamo credere a quello che Lui dice che noi siamo non quello che noi pensiamo di essere.

L’unzione ci fa prendere coscienza di chi siamo in Cristo e della nostra chiamata. «Ma voi siete una stirpe eletta , un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile Luce». (1Pt 2,9)

L’unzione nella chiesa governata da Cristo tramite lo Spirito Santo: «E’ Lui che ha stabilito alcuni come apostoli , altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere i fratelli idonei compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo».  (Ef 4,11.13)  

L’unzione nelle preghiere comunitarie è potente e permette allo Spirito Santo di agire nel cuore di ogni sorella e fratello e questo lo sperimentiamo in ogni incontro di preghiera, constatiamo, con la sua unzione, l’importanza del fratello; l’esempio ci viene Mosè in preghiera: con le mani alzate Israele vinceva ma allo stesso tempo era importante anche chi gliele sosteneva.

Quindi quello che avviene in preghiera  attraverso di noi è frutto della grazia di Dio.

«La grazia parte non dai nostri meriti ma dai meriti di Cristo sulla croce. Più si comprende la grazia e più si cresce nell’unzione». (Ef 3,7 – 4,7).

Il dono dello Spirito è gratuito, lo dobbiamo desiderare, sentirne la fame, avere un cuore accogliente; l’unzione è la dimostrazione che abbiamo un Dio vivente che agisce ora, in questo momento ed è presente in ciascuno di noi.

La conseguenza dell’unzione e l’autenticità del nostro cammino carismatico è data dalla, manifestazione dei segni e dai carismi. Desideriamo ardentemente l’unzione sui doni e carismi perchè siano continuamente rinnovati.

«E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome cacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno. Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio»

Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme a loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano». (Mc 16.17)

Amen Alleluia