Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

28 Giugno 2022 Martedì XIII Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8,23-27)
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.
^^^^^^^^^^^^^^^^
Nel Vangelo di oggi gli apostoli svegliano Gesù che dice: «Gente di poca fede, avete guardato di più le onde, la burrasca, che me». Voi direte: «Ma è duro questo, è difficile!». Però è il grande salto nella fede, la quale non è altro che questa fiducia che crea in me la capacità di guardare insieme con Dio, quasi scrutando con gli stessi suoi occhi l’infinito di Dio. La fede non è altro che Dio nel cuore, nella mente, nei sentimenti. Egli rende i nostri passi sicuri, ci tiene per mano. Beato te quando il Signore ti chiederà anche i più grossi sacrifici, ma dirai: «Signore, la mia fedeltà a te». Quando c’è questa mano del Signore che conduce, arriverete a sentire come impossibile l’orgoglio, la superbia, la vanità che tronca i piani di Dio, gli interessi personali, ma griderete al Signore: «Hai spezzato le mie catene, mi hai liberato! Signore sono solo per te, non ho più nulla che io tenga per me.». E in quel momento sarete lanciati nella vita.