Guai a voi, farisei; guai a voi dottori della legge.

12 Ottobre 2022 Mercoledì XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,42-46)
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Parola del Signore.
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Non siate come il fariseo! Il fariseo era sicuro che doveva avere i primi posti nel regno di Dio perché eseguiva la Legge, la norma. Non puoi riassumere in una regola la tua giustizia, la puoi riassumere solo in un amore senza fine.
Gesù ha creato una società di uguali, la legge unica è l’amore! Tu non devi essere giusto: la giustizia di questo mondo è tanto debole e illude molto; tu devi essere amore, allora la tua giustizia non sarà più come quella dei farisei, ma sarà sovrabbondante, perché viene dall’amore che è infinito. Dobbiamo amare come ama Gesù. Vivete secondo la spinta dell’amore!