Sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa.

13 Ottobre 2022 Giovedì XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,47-54)
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Parola del Signore.
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Il compito dei capi è di aiutare il popolo ad accogliere e vivere il progetto di salvezza di Dio. La loro responsabilità è grave: essi hanno la chiave della conoscenza del progetto di Dio e non solo essi non vi entrano, ma confondono il popolo ed impediscono di entrare a coloro che vorrebbero entrarvi.
Quanto è importante e bello chiamare tutti alla salvezza con la nostra vita. Se noi viviamo intensamente il Vangelo, in tanti che ci incontrano subentrerà il desiderio di vivere ciò che noi viviamo!