“La mia casa sarà casa di preghiera”

24 Novembre 2023 Venerdì XXXIII Settimana del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO LUCA (Lc 19, 45-48)
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
Parola del Signore.
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Ti sei chiesto il perché dello sdegno di Gesù? I venditori facevano i furbi: vendevano ciò che era necessario per compiere i sacrifici che prevedevano l’immolazione di animali, per guadagnare. Il loro cuore era lontano da Dio. La profanazione del tempio partiva dal loro cuore.
Gesù non vuole che gli uomini si servano di Dio anziché servire Dio nella purezza del cuore. Gesù non vuole che ci si serva di Dio per fare soldi, ma chiede di compiere una rivoluzione di vita.
Purtroppo nella Chiesa l’azione sacramentale, invece di essere carica rivoluzionaria, è diventata solamente attività cultuale, attaccata alla tradizione religiosa anziché alla vita cristiana attiva.
I sacerdoti devono impegnare se stessi nell’azione sacramentale, azione non solo importante ma essenziale, complementare però di un’altra essenzialità: attuare, cioè rendere attuale, il popolo cristiano quale novità assoluta nel mondo; fare crescere il popolo nella sua stupenda identità!